La fantascienza come genere letterario.
La Fantascienza (SCIENCE FICTION, SF) nasce nel 1910 negli USA prendendo spunto dalle opere di Verne e Wells; i temi trattati riguardavano principalmente viaggi nello spazio e nel tempo e guerre spaziali.
Alcuni titoli sono poi stati trasposti in fumetti (Flash Gordon) o in film. Essa affonda le sue radici nel "Romanzo nero" o Gothic novel quando, per esempio, affronta i timori o i pericoli della Scienza come in Frankenstein (1818) di Mary W. Shelley e Lo strano caso del dottor Jekyll e Mister Hyde (1886) di R. L. Stevenson. Sempre nel diciannovesimo secolo, nell'ottica della celebrazione dei progressi scientifici e per stimolare la passione per la Scienza, si hanno eccellenti casi di anticipazione di scoperte che poi diverranno realtà (Verne - Viaggio sulla luna, Ventimila leghe sotto i mari, Giro del mondo in 80 giorni). E. A. Poe ha sicuramente contribuito alla nascita della moderna fantascienza; da ricordare anche H. G. Wells che tralascia l'aspetto propriamente scientifico per focalizzarsi sui temi delle ingiustizie sociali come in "The Time Machine (La Macchina del Tempo)" e "La guerra dei mondi" (1898) dove inventa i marziani che invadono la Terra.
Il ventesimo secolo vede brillare la stella di Isaac Asimov, chimico e biochimico ma anche divulgatore. Nei suoi romanzi usa lo stile giallo o poliziesco ("Abissi d'acciaio" e "Il sole nudo") con intrecci e finale a sorpresa.
Famosi i suoi romanzi sui robot e le sue tre leggi sulla robotica (1- Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno. 2- Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge. 3- Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge). Da non dimenticare l’importante contributo alla SF di Arthur C. Clarke, sceneggiatore del film "2001: Odissea nello spazio" (1968), regia di Stanley Kubrick, tratto dal suo romanzo "The sentinel"; questi propose per primo l’idea che i satelliti geostazionari potessero aiutare le telecomunicazioni mondiali. Dopo la conquista della Luna finisce la funzione predittiva degli scrittori di SF che continua a vivere, però, nei grandi film di fantascienza.